Cregeo Srl - Romano d'Ezzelino (VI)
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Cave Crestani snc - Este (PD)
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Il Rosso Asiago e Verdello


Descrizione tecnica


Il Rosso di Asiago, come quello di Trento, è una biomicrite. Rosso Ammonitico (Giurese medio sup. p. p.): esso presenta uno spessore variabile tra 10 e 20 metri; inferiormente è costituito da calcari micritici roseo carnicio e rosso mattone, ricchi di fossili (Phylloce-ras), abbastanza nodulari (Ammonitico inf.).
L’evoluzione paleogeografica del Plateau di Trento, ora corrispondente alle Prealpi Venete Occidentali, inizia nel Lias Inferiore con lo stabilirsi di un’ampia piattaforma carbonatica di tipo bahamiano dove la rapida subsidenza era controbilanciata da un’attiva sedimentazione. Si trattava di cosidette piane tidali o di marea i cui fondali potevano periodicamente emergere per poi sprofondare nuovamente sotto il pelo dell’acqua. Durante questo periodo si ebbe la deposizone dei “Calcari Grigi di Noriglio” del Lias Inferiore e Medio.
La presenza di zone emerse di una certa importanza è ben documentata dalle impronte dinosauriane rinvenute ai Lavini di Marco presso Rovereto.
Anche i vegetali rinvenuto all’interno del nembro di Rotzo e descritti già nel 1764 dall’abate Agostino dal Pozzo, nato e vissuto a Rotzo altopiano di Asiago (1732-1798) il primo geologo che tratta direttamente le pietre dell’Altopiano, e poi dettagliatamente studiati da De Zigno indicano chiaramente un ambiente terrestre.
Mentre gli strati a Lithiotis problematica, tipici dei Calcari Grigi, sono chiara espressione di un ambiente marino. Questa condizione di precario equilibrio tra terra e mare però stava per avere fine già verso la fine del Giurassico inferiore, quando si ebbe lo sprofondamento delle zone circostanti la piattaforma di Trento, fenomeno che portò alla formazione dei bacini Lombardo (a ovest) e di Belluno (a est). Rimase quindi nel mezzo il cosiddetto Plateau di Trento.
Sull’Altipiano dei Sette Comuni, infatti, il successivo Rosso Ammonitico Veronese poggia direttamente sui sottostanti Calcari Grigi. Dalla fine dell’Aaleniano (localmente anche prima) i rate di subsidenza e di sedimen-tazione subirono un’improvvisa interruzione, mentre la parte centrale della piattaforma che ora corrisponde all’area dei Sette Comuni, era una zona emergente, nella forma di una lunga, piatta isola, dall’inizio del Toarciano.
Si trasmettono in allegato le schede tecniche con le prove norma CE. Da notare che la resistenza del Rosso Asiago migliora dopo i cicli di gelo e disgelo in quanto le microfatture del materiale si ossidano e si consolidano con lo shock termico e ne aumentano perciò la resistenza.

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